ALTE MARMILLA
SARDEGNA, ITALIA
L'Alta Marmilla si estende su una superficie di 347,95 chilometri quadrati e ospita circa 10.000 abitanti. L'unico villaggio di questa regione che vanta una popolazione superiore ai 1.000 abitanti è Ales.
Quest'area, caratterizzata da una coerenza amministrativa, socio-economica e geografica, si estende tra tre notevoli punti di riferimento naturali: l'altopiano basaltico della Giara, noto per le sue caratteristiche vulcaniche uniche; gli estesi depositi di ossidiana del Monte Arci; il Monte Grighini.
I beni culturali dell'Alta Marmilla, in particolare quelli di rilevanza archeologica e storico-artistica, testimoniano una storia ricca e diversificata che attraversa i millenni. Questa narrazione storica unica affonda le sue radici nell'arrivo delle comunità preistoriche nel territorio.
Nel corso della storia, l'area ha svolto un ruolo fondamentale come via di transito grazie al suo paesaggio caratteristico, all'abbondanza di materie prime e alle risorse naturali. In particolare l'estrazione e l'utilizzo dell'ossidiana, presente in varie regioni del complesso vulcanico, hanno lasciato un'impronta significativa sui modelli di insediamento, soprattutto nelle aree collinari vicino ai corsi d'acqua. Ciò ha contribuito al carattere unico dell'Alta Marmilla.
4 MOTIVI PER VISITARE ALTE MARMILLA
Venite a mungere le pecore e a vedere come si produce il formaggio!
Non sono molti i luoghi in cui è possibile degustare un formaggio prodotto interamente a mano, senza mungitrici elettriche. In Alta Marmilla questo è possibile, grazie a una rete pastorale tradizionale ancora molto estesa.
I formaggi, tra cui spiccano il "fiore sardo" e il "pecorino", sono ancora prodotti con il tradizionale processo lento, e spesso il risultato non è un prodotto caseario venduto su larga scala, ma una piccola prelibatezza da gustare in famiglia.
Assaggiate il nostro famoso fil'e ferru!
Il fil'e ferru è un distillato sardo, presente in varie zone dell'isola, tra cui l'Alta Marmilla.
Il Fil'e ferru si ottiene dalla distillazione della vinaccia e raggiunge i 40 gradi. Pur essendo quindi molto forte, il suo consumo è molto diffuso, soprattutto a fine pasto.
Venite a toccare con mano il nostro tipico arazzo!
In Alta Marmilla, e in particolare a Mogoro, è possibile rintracciare l'eredità di un'attività millenaria: la tessitura. Famosi sono gli arazzi, i tappeti e le bissaces, realizzati al telaio dalle donne mogoresi che storicamente producevano i tessuti che componevano il corredo.
Gioiose esplosioni floreali sono tradizionali nelle tessiture di questa zona, del tutto innovative ed eccezionalmente colorate per gli standard sardi.
Soprattutto negli arazzi, le donne esprimevano tutta la loro creatività mescolando disegni e colori vivaci che rallegravano l'ambiente povero e austero della casa sarda.
Oggi questa tradizione è ancora in piedi ed è fortemente sostenuta dalle comunità locali.
Le lame dei nostri coltelli: guardate come brillano!
Questa volta ci spostiamo a Villanovaforru dove, grazie alla coltelleria Is Lunas e ai suoi numerosi artigiani, si mantiene viva una delle più importanti tradizioni sarde: quella dei coltelli.
I coltelli sono tutti fatti a mano. Prendendone uno in mano ed esaminandolo attentamente in tutti i suoi elementi (la lama, la punta, il manico, lo spessore) si può riconoscere un'abilità che si perde nei secoli. Ogni coltello ha una vita propria, donatagli dalle mani dure ed esperte degli operai; e ogni coltello richiede una lavorazione lunga e attenta, così che ognuno ha una sua storia, un suo tempo di forgiatura. È una piccola magia che si ripete da secoli, forse millenni, in questa terra periferica ma estremamente legata alle proprie tradizioni e alla propria economia culturale.
PUNTO DI INTERESSE
Il Geo-museo del Monte Arci
Il Parco dell'Ossidiana, situato nella parte meridionale del Monte Arci, è un importante sito storico con migliaia di anni di storia. Ospita il più grande giacimento di ossidiana del Mediterraneo e ha radici storiche che risalgono all'epoca prenuragica, evocando antiche usanze e leggende.
Seimila anni dopo il primo utilizzo da parte delle comunità neolitiche, negli anni Cinquanta il sito è stato riconvertito per l'estrazione della perlite, con la creazione di cave e scavi a cielo aperto.
Oggi, questo antico sito minerario offre uno spettacolo accattivante di luci e colori. Il sentiero che conduce alla cava principale è la prima attrazione, ricoperta da numerosi piccoli frammenti di pietra nera: resti di ossidiana. Questi frammenti vengono trascinati a valle del Monte Arci dalle forti piogge invernali, rendendo il sito inaccessibile per diversi mesi all'anno, in genere da novembre a marzo.
Riconosciuta per il suo ruolo vitale nelle società neolitiche come strumento versatile, arma da caccia e prezioso oggetto di scambio, l'ossidiana è giustamente soprannominata "l'oro nero della Sardegna".
Casa natale di Antonio Gramsci
In seguito all'acquisizione da parte della Regione della casa natale di Antonio Gramsci ad Ales, l'idea di creare un'associazione per preservare e valorizzare questo sito storico ha iniziato a prendere forma all'interno del paese. Dopo uno sforzo dedicato durato cinque mesi, il 18 novembre 1989 un nucleo di non meno di 113 membri si è riunito per formare l'Associazione Casa Natale Antonio Gramsci. Lo statuto dell'associazione fu debitamente approvato in quell'occasione.
Nel marzo dello stesso anno l'associazione ha ottenuto dalla Regione il permesso di utilizzare la casa natale di Antonio Gramsci. All'interno di questo spazio sono stati allestiti un archivio, una biblioteca, una sala riunioni per incontri ed eventi culturali e un piccolo ufficio.
Dal 1990 l'associazione organizza costantemente commemorazioni il 22 gennaio, anniversario della nascita di Gramsci nel 1891. In precedenza, tali celebrazioni erano state poco frequenti e osservate in modo irregolare.
L'Accademia enogastronomica di Baradili
L'Accademia Enogastronomica COI è stata fondata con lo scopo di rappresentare la ricca tradizione enogastronomica della Sardegna e la sua calda ospitalità. Nata nel 2010, l'Accademia organizza una serie di attività quali iniziative, incontri, studi, conferenze, dibattiti, eventi e seminari. Queste attività sono volte a sensibilizzare i consumatori, le istituzioni e le imprese sull'eccezionale qualità della cucina sarda. L'obiettivo principale dell'Accademia è quello di presentare i prodotti di eccellenza della regione su un palcoscenico internazionale, aumentando la visibilità del patrimonio culturale e ambientale strettamente legato alla cucina sarda. Inoltre svolge un ruolo fondamentale nella formazione e nell'educazione dei giovani talenti, mettendoli in grado di assumere un ruolo di primo piano nel rilancio della cultura alimentare locale e della produzione autoctona. Inoltre, l'Accademia sostiene le iniziative volte a creare nuove imprese nel settore alimentare e dell'ospitalità. Ciò avviene attraverso programmi di formazione, riqualificazione e orientamento professionale sia in Sardegna che nel resto del mondo. L'Accademia è anche attivamente impegnata nella creazione di reti locali all'interno dell'industria enogastronomica, favorendo lo sviluppo e la crescita di questo settore a livello regionale.
Su corongiu de Fanari
A circa 2 chilometri da Masullas, lungo la strada per Gonnostramatza, si trova una notevole formazione geologica nota come il Mega Cuscino. Questa formazione è stata creata da un'intensa attività vulcanica marina in Sardegna durante il Miocene. Il suo nome deriva dalle strutture simili a cuscini che si sono sviluppate quando la lava si è rapidamente raffreddata durante le eruzioni sottomarine. In genere questi cuscini di lava hanno dimensioni comprese tra 1 e 1,5 metri, ma in questo caso si tratta di un enorme cuscino che misura 12 metri di lunghezza e 8 metri di altezza, da cui il nome "mega".
Vista frontalmente, questa meraviglia geologica assomiglia a una grande rosetta con un nucleo centrale che si irradia verso l'esterno, mentre al di sopra è possibile vedere la caratteristica struttura globulare risultante dal rapido raffreddamento e solidificazione del magma a contatto con l'acqua del fondale marino del Miocene. Per la sua eccezionale conservazione e le sue dimensioni, è stato designato come Monumento Naturale Regionale.
Il Paese dei Balocchi
L'amministrazione comunale di Ales, in collaborazione con Cultour Società Cooperativa Sociale Onlus, prepara ogni estate Il Paese dei Balocchi, un festival in cui il museo si trasforma in un luogo magico, un rifugio dedicato alla conservazione del ricco patrimonio culturale dei giochi tradizionali sardi. Immaginate un pomeriggio scintillante, pieno di gioia e partecipazione, dove ogni dettaglio è pensato per coinvolgervi profondamente. Questo evento è intriso dei valori del passato, quell'età dell'oro che il Museo del Giocattolo desidera ardentemente preservare e trasmettere alle generazioni future. Ma c'è di più! I bambini sono invitati a partecipare a un laboratorio speciale, e qui arriva il tocco magico. Ogni piccolo partecipante è invitato a portare con sé un giocattolo trascurato, abbandonato in qualche angolo della propria cameretta. E cosa succederà a questi giocattoli? Verranno scambiati e condivisi con altri bambini, creando un legame speciale tra amici di età diverse. Questo gesto simbolico di condivisione e donazione rende l'evento ancora più speciale e tocca il cuore di tutti i presenti.